| NOTE:Questo è stato il mio primo lavoro in assoluto...Ero davvero triste e depressa sopratutto...Convinta che non avrei mai più sorriso a qualcuno....Il messaggio che voglio trasmettervi e infondo....A c'è la verità nella storia, ma vi pregherei di non chiedermi quali fatti sono veri o meno....
DISCLAIMER:Tutti i fatti narrati sono frutto della mia immaginazione...I Tokio Hotel non mi appartengono e non scrivo a scopo diffamatorio o di lucro!
RAITING:Drug Use
CATEGORIE: General
_It's My Life_
Mi trovavo sul cornicione di un palazzo alto 20 piani, in piedi ad osservare la città illuminata nella notte sotto ai miei piedi...
Il vento spostava i miei capelli ormai lunghi...strano, io innamorata follemente dei tagli corti, non li avevo più così dall'età di 17 anni, e da lì erano passati ormai 7 lunghi anni e di cose ne erano successe e cambiate....
Dietro le mie spalle in piedi c'eranole persone che avevano contribuito al cambiamento della mia vita: mia figlia che ormai aveva 3 anni, e l'uomo che avevo sempre amato, Bill.
Ma volete sapere cosa ci facevo su quel cornicione?Bè mettetevi comodi perchè quei 7 anni racchiudono mille storie che portano ad un filone unico: la mia vita.
Nel 2008 andavo verso la maggiore età, ero una ragazza semplice come tante altre, avevo mille sogni e mille idee, ma un solo unico obbiettivo conoscere i Tokio Hotel...già ero una delle mille Sekunden di quei tempi, che parlava con i poster, comprava ogni cosa che li rappresentava, che faceva impazzire genitori ed amici, e che voleva incontrare Bill...
Il mio sogno si avverò quello stesso anno il 23 Marzo, perchè i miei mi avevano permesso di andare al concerto di Torino....quando arrivò quel giorno ero ricca di speranze, credevo di poter almeno sfiorare la mano del mio angelo...ma questo non accadde.
Li potei vedere giusto da lontano, e nulla di più...
Per una settimana ebbi l'adrenalina a 1000, ma i dolori arrivarono dopo; già perchè smisi di mangiare, e sopratutto di essere felice, non avevo più sogni e speranze, sembravo un vegetale che andava avanti solo nutrendosi di luce solare....arrivai il giorno del mio compleanno che ero pelle e ossa, i miei erano preoccupatissimi per la mia salute, anche perchè avevo il quinto anno di liceo da affrontare e ne andava del mio futuro....
Cosa ancora peggiore era il fatto che mi stavo piano piano allontanando dai Tokio visto il fiasco del concerto ormai ogni speranza era diventata vana.
Finite le vacanze Natalizie e iniziato il 2009 i miei decisero di farmi prendere lezioni di tedesco in modo tale che dopo la maturità potessi prendermi una pausa da tutto e andare a fare un viaggio in Germania per schiarirmi le idee….L’anno scolastico trascorreva in alti e bassi, alla maturità uscii con 69 e poi via zaino in spalla e partenza.
I miei affittarono un appartamento nei pressi di Amburgo io ero talmente fissata con i Tokio Hotel che riconobbi lo studio di registrazione che era proprio di fronte a dove abitavo io….ma non me ne preoccupai più di tanto.
Il tempo trascorreva tranquillamente mi ero trovata anche un lavoretto per mantenermi da sola per non pesare troppo ai miei. E fu proprio a causa di quel lavoro che mi rovinai….Già perché conobbi Ans un ragazzo tedesco che lavorava lì….era tanto bello quanto sballato….e per la mia depressione mi concessi a lui e al suo vizio…la droga….ero convinta che mi avebbe aiutato nel mio momento difficile, classica frase che dicono i tossicodipendenti: mi fa stare bene.
Avevo presao la mia decisione: quella di vivere in Germania…i miei erano contrari alla cosa ma io me ne fregai, così si chiusero i ponti anche con l’Italia….
Mi frequentai con questo ragazzo per circa un anno e mezzo…. Quando destino nel 2011 rimasi incinta…..
Ans mi abbandonò perché non voleva riconoscere il figlio….rimasi sola, e l’unico pensiero che avevo era quello di morire…..Decisi di uccidermi come la persona di merda che ero diventata, cioè bucandomi…cosa che non avevo mai fatto….Quel giorno pioveva a dirotto mi buttai in una traversa del palazzo di fronte e mi bucai…..
Caddi a terra, poi ricordo solo una voce che mi chiamava e qualcuno che mi prese in braccio….
Quando mi risvegliai ero in un letto di ospedale e un ragazzo quasi mio coetaneo era seduto accanto al mio letto…..lo riconobbi….
Io-Georg??
-Si sono io…tu sei??
-Carlotta…ma una domanda: cosa ci fai tu qui??
-Stavo andando allo studio di registrazione quando ti ho vista accasciata al suolo e ti sono venuto in soccorso…
Dalla vergogna non risposi…in quel momento mi ricordai che ero incinta così misi le mani sul mio pancione, Georg notò il mio gesto…
-La tua bambina sta bene!
-Bambina??
-Si il dottore ti ha fatto un’ecografia…ed è una femmina!
I miei occhi brillarono, la porta si aprì di colpo….
-Geog tutto ok??
-Si Gustav sto bene!|!!!
-Ah per fortuna, con Bill e Tom ci stavamo preoccupando quando ci hai detto che eri in ospedale…
Io non riuscii a trattenermi…
-Kaulitz??
Gusty-Bè si ovvio…comunque io sono…
-Gustav…lo so….piacere Carlotta
Gusty-Georg andiamo??
-Si arrivo!!!Carlotta hai qualcuno qua ad Amburgo??
-No sono sola…ma non preoccuparti vai tranquillo…hai già fatto abbastanza per me e la mia bambina!!
-Tranquilla tornerò….!
Così uscirono.
Da quel giorno in poi con Georg tornò a farmi visita sempre, così diventammo buoni amici ed iniziammo a condividere tutto….gli raccontavo del mio amore per Bill, di tutta la mia vita, del fatto che non avevo più rapporti con i miei,e non mi abbandonò mai nelle mie scelte ….anche quando mi disintossiacai da tutto lui era lì con me.
I mesi passarono in fretta e arrivò anche il giorno del mio compleanno, 23 novembre…..
Ricorderò per sempre quel giorno perché arrivarono le dolie…chiamai l’ambulanza che mi portò all’ospedale più vicino….
Dott-Vuoi chiamare qualcuno??
Avevo solo Georg lì con me così gli diedi il numero da poter telefonare….
Mi trovavo già in sala parto quando arrivò una persona, che non assomigliava per nulla a Georg, anzi era totalmente l’opposto.
Io-Scusa chi sei??
-Scusami Georg non poteva venire e ha mandato me!!!
-Sei Bill???
-In persona!Allora facciamo nascere questa bambina??
-Si!!!!AAAAAAAAAAA
24 novembre 2011 alle ore 3:57 misi al mondo la mia bambina.
Io sfinita mia ddormentai. Al mio risveglio Bill aveva un fagotto fra le mani.
-Bill…
-Oh ben svegliata!Guarda che bella!
Mi porse la bambina….capelli scuri, carnagione chiara, bocca a forma di cuore…..
-Complimenti, hai fatto un bel lavoro!!Saranno felici i tuoi genitori e il padre…..
-Non ha un padre questa bambina, perché mi ha abbandonato…e i miei non sanno nulla anche perché ho chiuso i ponti con l’Italia!
-Oh mi dispiace!!!![Bill per sviare il discorso]Come hai deciso di chiamarla???
-Alma…in spagnolo significa anima…..
-Bellissimo…hai davvero molto gusto…..
La porta che si aprì di colpo ci interruppe.
Tom-Dov’è la mia nipotina????
Bill-Tom???Tu zio????
Io-Tom??
-In persona!!!Su avanti voglio vedere mia nipote!!!!
Di seguito entrarono Georg e Gustav.
Gusty-Auguri Carlotta!!!!
-Grazie!!!!
Georg-Scusami per ieri ma non potevo proprio!!!
-Tranquillo c’era Bill con me!!!
-Ecco tieni questo è per te, visto che ieri era il tuo compleanno e questo è per l’ultima arrivata!!!!
Bill-Auguri doppio allora!!!
Tom-Posso prenderla??
-Certo…su Alma vai dallo Zio Tom!
Il sogno della mia adolescenza si era realizzato dopo 4 anni, i ragazzi rimasero con me a lungo.
Mi aiutarono sempre anche quando decisi di ricominciare a parlare con i miei che arrivarono ad Amburgo nel 2012…..discutemmo a lungo e tornammo in ottimi rapporti, quando videro Alma dimenticarono tutto il mio passato…..si fermarono a lungo fino a quando non ero autosufficiente.
Alma era molto fortunata perchè si ritrovò con una mamma, tre papà e uno zio che si prendevano cura di lei….
Più il tempo passava e più il mio rapporto con Bill cresceva e nel 2013 nacque un nuovo amore nel mio cuore e quando annunciammo a Tom, Georg e Gustav il fidanzamento fra me e Bill scoppiarono di gioia…..
La mia vita era davvero ricominciata…..
2013…..ero sul quel cornicione all’età di 24 anni, Alma 3, e Bill 25…..
Mi girai verso di loro dando le spalle al vuoto, li salutai e mi buttai….
Alma-MAMMA!!!
Bill prese in braccio la piccola, e la portò sul cornicione.
Abbassarono lo sguardo e c’ero io sotto sdraiata su un materasso.
Bill-Contenta del salto??
Io-si ho sempre sognato di farlo!!!!!!!!
E si buttarono tutti e due sul materasso con me.
Non sapevo cosa mi riservasse ancora la mia vita, ma di una cosa sono sicura: prima o poi la felicità arriva.
Quindi non smettere mai di lottare.
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